Speciale Dakar: Intervista al navigatore Giammarco Fossà

Speciale Dakar: Intervista al navigatore Giammarco Fossà

Team: Rteam
Vettura: Ford Raptor
Pilota: Graziano Scandola

1 - La Dakar rappresenta per ogni pilota e navigatore cross country la sfida per eccellenza. I motivi per affrontarla possono essere molteplici: mettersi alla prova, superare i propri limiti, vivere forti emozioni. Che cosa l'ha spinta a voler affrontare per la prima volta questa competizione e qual'è il suo obiettivo nella Dakar 2017?


In realtà è la prima in Sud America. La mia prima Dakar l’ho corsa nel 2001 con un Mercedes Unimog T4 quando vinse il grande Meoni. L’arrivo al lago Rosa, nonostante siano passati quasi 16 anni, è un ricordo ancora vivissimo ed indelebile, un’emozione incredibile e impalpabile se non per chi l’ha vissuta.
La Dakar per gli amanti dell’off-road è il sogno di una vita e condividere questa incredibile esperienza con un vero “Amico”, com’è Graziano per me, penso sia la motivazione che meglio possa esprimere l’affrontarla nuovamente.
Il nostro obbiettivo agonistico, se pur ovvio, è riuscire a concludere tappa dopo tappa con la speranza di raggiungere il famigerato traguardo a Buenos Aires il 14 gennaio, la classifica è l’unica cosa che non ci interessa.

2 - Quali sono le caratteristiche e le conoscenze che un navigatore cross country deve avere nelle competizioni internazionali ed in particolare per affrontare la "signora delle competizioni cross country" ovvero la Dakar?

La mia esperienza da navigatore è abbastanza limitata in quanto nelle mie circa 80 partecipazioni a gare di Baja e Cross Country negli ultimi 20 anni, ho fatto il navigatore tre sole volte all’inizio della mia carriera alternandomi alla guida con quello che era il mio amico di avventure iniziale e che divenne mio effettivo navigatore in seguito.
L’esperienza in questo tipo di competizioni è molto importante sia a livello tecnico sia a livello mentale, non sempre è facile gestire la fatica e lo stress di una gara così lunga e complessa. La fortuna di aver disputato molte gare in diverse nazioni e continenti sicuramente mi aiuteranno a colmare parzialmente le mie lacune da navigatore neofita e a comprendere meglio le esigenze del pilota, essendolo stato a mia volta.

3 - Un'ottima comunicazione e un buon feeling tra navigatore e pilota sono sicuramente elementi fondamentali per creare un buon equipaggio in gara. Qual'è il rapporto con il suo pilota, quali competizioni avete affrontato insieme?

Graziano ed io ci siamo conosciuti sui campi di gara da avversari e da compagni di team ma mai come equipaggio all’interno dello stesso abitacolo.
Nel tempo è nata tra noi una vera e profonda amicizia e quando circa due anni fa Graziano mi svelò il suo sogno di partecipare alla Dakar al compimento del suo 50 anno senza alcun indugio mi chiese di condividerlo con lui ed io non esitai un solo secondo ad accettare.

4 - RTeam ha molti anni di esperienza nel cross country internazionale, un palmarés di successi mondiali e diverse partecipazioni alla Dakar. Qual'è il suo rapporto con il team e che cosa l'ha spinta a scegliere questa squadra per affrontare la sua prima Dakar?

Conosco RTeam da molti anni e quando Graziano mi chiese di cominciare ad organizzarsi per la Dakar 2017 gli presentai Renato, in quanto reputo la sua organizzazione all’altezza di un impegno così complesso e dove l’esperienza di un team come il suo è di fondamentale importanza.

Condividi


Tutte le news